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(2008

genere: teatro dell’assurdo, in lingua friulana

durata: 60 minuti

regia: Loredana Fabbro

 

Se doi si ciatin e a scomencin a tacà brighe, cussi, tan par dîsi alc…
…E quant cal rive un, i tirin jù la piel e i fasin saltà i gnerfs, e si preparin par chel cal rivarà…
Un …doi …tre …e se po’ a nol rîve nessun?!
Cun cui âno di ciapasile?!Testo in Lingua Friulana, scritto da Carlo Tolazzi, giovane autore friulano e collaboratore storico dell’Accademia degli Sventati.
Lo spettacolo si rifà al teatro dell’assurdo nato nel primo ‘900, dove il testo segue una logica assurda ma pur sempre schematica.
La rappresentazione offre spunti per fresche risate, lasciando un vero punto interrogativo a fare da finale. Tra una scena e l’altra, due personaggi, che richiamano lontanamente gli innamorati di Peynet, intrecciano una piccola storia, fatta di sguardi e complicità. Il tutto è accompagnato dalle musiche di Paolo Conte, con dolci swing, veraci e nostrani.

Sessanta minuti di immersione per dimenticare tutto il resto.

 

SCHEDA TECNICA

PALCO minimo m. 4×3 usufruibili

ENERGIA minimo 3 KW

CAMERINO/I o stanza con servizio

FARI E IMPIANTO AUDIO di nostra proprietà

ATTORI n. 7

TECNICI n. 3

TESTO E MUSICHE TUTELATI SIAE

LINGUA FRIULANA

 

ATTORI

Marco Carlini, Massimo De Ponte, Alberto Fabello, Stefano Malisani, Flavia Mascherin, Franco Toniutti, Alessio Valvason.

 

TECNICI

Pierangelo Dozzi

Luigi Luvinetti